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SCALINO E PLUVIALE

Accedendo a piedi alla proprietà si trovava una sorta di scalino grezzo, che c'era sempre stato e sotto il quale venne poi collocato - malamente in modo storto - un pozzetto per i cavi elettrici; da tale scalino non finito si accedeva al marciapiede che gira intorno alla casa.

Da questo usciva un tubo di plastica grigia, con diametro 200, che faceva sgorgare sul prato, proprio davanti allo scalino, l'acqua piovana raccolta dai pluviali del tetto.

A novembre 2017 mi sono stufato di questa situazione (scalino grezzo e tubaccio + umidità del caso) ed ho ultimato lo scalino rifinendolo con pianelle di cotto antico, ho canalizzato lo scarico del pluviale ed ho mascherato il tubo di plastica con una sorta di parallelepipedo di cotto sul quale è possibile collocare un vaso. Il risultato può non essere il massimo ma... meglio del tubo a vista lo è di certo!

A completamento del piccolo intervento, una volta livellato con terra fine, ho posato subito dietro lo scalino e perpendicolarmente al nuovo scarico due lastre di cemento vibro compresso simil pietra, cm 40 x cm 60 e spessore cm 4, che ho trovato in regalo su Subito.it assieme ad altre 11 con le quali farò un camminamento dall'ingresso di Pian di Sopra alla legnaia.

In un fine settimana ho sistemato il tutto... divertendomi e, direi, anche con un buon risultato estetico!

   

A sinistra: il pozzetto storto, col muretto basso risistemato nel 2009 (era quasi diruto). Sopra: 2017 lo scalino grezzo, assi per la gettata, il copri pozzetto di zinco sul quale ho fissato poi le pietre.

   

Ho creato un piano in bolla con una sottile gettata di cemento...

... sulla quale ho poi incollato le pianelle, debitamente sagomate col flessibile.

   

Ho tolto il cemento che copriva la folaxite e scavato una piccola traccia.

Quindi ho cementato un cordolo a "U" e creato un canale di scolo a pietra.

   

Sopra: ho messo un copri pozzetto per poter pulire lo scarico da foglie o altri residui e ho presentato due lastre di pietra serena che ho sagomato col flessibile; l'acqua piovana, da un buco sotto lo scalino in cotto, defluisce fuori dalla proprietà; prima un po' sgorgava dal foro, un po' superava lo scalino.

A destra: ho cementato il tutto, facendo molta attenzione a che il cemento non andasse ad ostruire lo scarico; per tale motivo ho spesso buttato secchi di acqua dalla parte alta ancora aperta.

   

Sopra: ho iniziato, pian piano, a cementare il tubo creando un piano sul quale poi fissare in verticale le pianelle di cotto; ho riempito gli spazi con carta di giornale e sassetti per evitare che il cemento colasse giù.

A sinistra: inizia a prendere forma il box che andrà a inglobare, e quindi nascondere alla vista, il brutto tubo di plastica; le pianelle sono state fissate con collante e cemento.

 

 

A destra: il box è stato ultimato, riempito di cemento e frammenti di sasso a creare un blocco unico.

Sopra: con un cartone, sagomato segnando dal sotto i contorni del box, ho creato una sagoma, che poi - foto sotto - ho usato per segnare su due pianelle di cotto dove tagliare col flessibile; ho usato due pianelle per ragioni estetiche: per avere il taglio al centro.

   

 Con l'aggiunta di un po' di terra il lavoro è quasi finito! Il box non è bello ma cela il tubaccio!

 

Lavoro finito con l'aggiunta delle due lastre; qui dall'interno e...

... qui come si presenta il tutto quando si arriva al cancellino di legno.