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I SOFFITTI

I soffitti del casale erano incredibili. Facevano immaginare, ad un occhio attento, che non fossero irrimediabilmente compromessi ma erano davvero in condizioni pietose. Questo perché, negli anni precedenti, erano stati tutti indistintamente verniciati con tinte, spesso a smalto, di colore talvolta simile a quello dei rispettivi materiali. Così le voltine del piano terreno erano state coperte di vernice arancione; le pianelle dei soffitti del piano superiore erano state, invece, pitturate con tempera bianca; la maggior parte delle travi (ma anche delle porte) era stata verniciata con smalto marrone scuro e con pittura bianca nelle camere.

Si rese, così, necessario far sabbiare tutti i soffitti della casa, unitamente a gran parte dei particolari architettonici di interesse, con un getto di sabbia sparata a pressione da un compressore; in modo da esercitare un'azione abrasiva sulle superfici per riportarle al loro colore originario. Il lavoro fu commissionato ad un artigiano di Pontassieve che lo svolse velocemente, ed in modo decente, ma lasciò in casa chili e chili di sabbia di non voglio sapere cosa... che fu ingrato compito del Piero pulire accuratamente con scopa e aspirapolvere. In cambio si beccò una polmonite....

Una volta fatti sabbiare i soffitti, si è provveduto a trattare sia le parti in legno che quelle in cotto con prodotti esclusivamente di bioedilizia, impiegando sali di boro quale antitarlo e oli e cere per la finitura.

 

   

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A sinistra il soffitto della camera blu, col vecchio soppalco, ed a destra quello della camera verde; in entrambe le foto si possono notare i tubi delle stufe che c'erano praticamente in tutte le stanze e le macchie di umidità che rendevano veramente triste l'aspetto delle due stanze...

 

 

Man at work! Guido tratta pianelle e travi con cera emulsionata...

... dopo che Piero ha trattato le travi con impregnante ai sali di boro.

 

2014. Il soffitto della cucina, con i correnti storti e irregolari...

... e anche qualche pianella rotta. Bellissimo!

   

 

 

A Novembre 2011, mentre scartavo e trattavo (con antiruggine bio e poi con smalto altrettanto bio) la parte a vista delle longarine che sorreggono e dividono le voltine, mi sono reso conto per la prima volta che... sono un capolavoro! Quando possibile inserirò qua sotto delle foto ma la cosa incredibile è che sono una diversa dall'altra, ognuna con un disegno non casuale che sfugge all'occhiata veloce ma che conquista non appena lo si scopre...