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Anno 1999; l'ingresso come si presentava al momento dell'acquisto del casale. |
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La foto sopra mostra l'ingresso prima dei lavori di restauro. La pavimentazione in pietra era conservata abbastanza bene, mentre sotto intonaco erano finiti, negli anni, sia l'architrave della porta che conduce alla taverna, che i mattoni che delimitano la porta che sale in cucina, che le pietre del forno a legna. Sulla parete a destra mancava la porta, aperta successivamente, che conduce allo studio. Lasciando stupidamente lo stesso livello del piano di calpestio, nell'ingresso è stata rimossa la pavimentazione ed è stata realizzato un vespaio areato a mezzo di cupolette “Cupolex” in materiale plastico, con le opportune prese d’aria chiuse all’esterno da retine in rame. E’ stato questo l’unico caso in cui, ob torto collo, ho dovuto accettare la presenza di materiali di sintesi negli interventi di ristrutturazione effettuati, dato che le cupolette servono a creare una superficie di appoggio per il massetto garantendo un'ottimale circolazione dell'aria. Lo so... potevo fare la stessa cosa con laterizio e cemento ma mi sono fatto convincere dal muratore! Su tale vespaio è stata, appunto, posata una rete elettrosaldata, sono state passate i corrugati per i cavi elettrici ed i tubi del riscaldamento ed è stata successivamente fatta una gettata di cemento sopra la quale sono state posate, con malta bastarda, pietre di recupero che sono andate a sostituire le originali (stupidamente distrutte dai primi muratori dei quali mi sono servito: vedi storie di ordinaria follia). I muri interni sono stati stonacati integralmente ed intonacati di nuovo, usando esclusivamente calce idraulica per il rinzaffo e stabilitura sempre a base di calce idraulica per la finitura, del tipo usato nei restauri di edifici storici. Queste operazioni sono state effettuate rigorosamente a mano, senza usare i “rigoni” né la livella, ma operando a mano libera con i vari tipi di frattazzo e cazzuola; ciò per ottenere un intonaco irregolare come veniva fatto un tempo, capace di creare bellissimi giochi di luce ed ombre. La pittura, di colore rosa antico, è stata, poi, stesa con pennellessa usando prodotti assolutamente naturali a base di terre. Da evidenziare come, eliminando il vecchio intonaco, siano state riportate alla luce alcune belle pietre che costituiscono la cappa del forno a legna, sul quale non si è intervenuti in quanto in ottime condizioni. Lo stesso sono stati riportati integralmente alla luce i mattoni che delimitano l'apertura che conduce alla cucina, smussati e segnati dal tempo e da mani che vi hanno scorso secolo dopo secolo.
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La parete riportata a pietra prima che... |
...gli operai, stupidamente, vi aprissero una traccia! |
Del pari è stata lasciata, sulla parete in facciata rispetto all'accesso dall'esterno (foto qui sopra), una parte di muro con pietre faccia vista tra le quali spunta, appena percettibile, una piccola trave di castagno sulla presenza della quale non ho le idee molto chiare. Sotto, infatti, vi sono alcuni antichi mattoni, in mezzo alle pietre, che farebbero pensare ad una apertura; ciò sarebbe avvalorato dalla presenza di una nicchia, in corrispondenza, sul dietro della stessa parete. La cosa, tuttavia, mi lascia perplesso in quanto non capisco a cosa sarebbe potuta servire tale apertura, posta tra il forno e la porta.
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La foto a sinistra mostra la stessa stanza dopo l'apertura della porta di comunicazione con lo studio (lato destro), per mezzo di una cerchiatura; la cappa del forno è stata lasciata con le pietre faccia vista. Purtroppo, come spesso mi è capitato di vedere in altre coloniche, la cappa non è stata creata in aggetto, con travi di pietra serena a creare una cappa vera e propria, ma corre all'interno della muratura. Esteticamente sarebbe stato meglio costruirla in quel modo ma ciò avrebbe voluto dire venir meno al mio proposito di rispettare il più possibile l'aspetto e l'assetto originario del casale IL "disegno" dell'intonaco sulla parete frontale non è certo bello ma è stata l'unica soluzione che abbiamo trovato per camuffare la brutta traccia creata nella muratura da quei... geni... di muratori! Su storie di ordinaria follia, si possono trovare altre perle di saggezza analoghe a queste...
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Prossimamente... una foto dell'ingresso finito! |
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